A Venator FC 14 torna in azione Gianni Massafra, atleta italo-tedesco classe 1997. Gianni ha disputato 3 incontri da professionista nelle MMA.
Ha vinto i primi due match per sottomissione, mentre ha perso l’ultimo, a Venator FC 12, sempre per sottomissione.
Ora Massafra incontrerà a Venator FC 14 Albert Serpeti (record di una vittoria e una sconfitta) in un match valido nella divisione dei massimi leggeri al limite delle 205 libbre (93 kg).
Venator FC 14: Intervista a Gianni Massafra
Venator FC 14 si svolgerà sabato 4 marzo ai Gold TV Studios di Roma.
Gianni iniziamo con una curiosità: hai iniziato questo sport prima da amatoriale combattendo dal 2015 al 2017 (tre vittorie e una sconfitta) per poi passare ai professionisti nel 2021. Cosa è successo in quei 4 anni? Spiegaci
G.M: Dopo aver vinto il campionato tedesco di MMA amatoriale nel 2017 avrei potuto già combattere ai professionisti. Ma alla fine del 2017 ho iniziato all’università a studiare economia.
Quindi lo studio in questo periodo mi ha impegnato moltissimo tempo, nello stesso tempo ho intrapreso anche una attività nel settore immobiliare impegnandomi di creare un fondamento per il mio futuro, lavorando indipendente e così potermi concentrare meglio alla mia carriera sportiva. Sono stati 4 anni molto duri, anche per trovare sempre un po’ di tempo per continuare ad allenarmi, ma alla fine sono molto felice di poter combattere e allenarmi senza avere problemi finanziari.
In seguito, sei passato ai professionisti. Il salto per te, con un bagaglio di esperienza notevole negli amateur, è stato semplice oppure no? Che differenze hai trovato e poi, ad un fighter che vuole iniziare con le MMA consigli prima il percorso da amateur e poi da pro?
G.M: Per me e stato molto facile perché ho tanta esperienza negli sport da combattimento. Ho iniziato a combattere a 12 anni partecipando a moltissimi tornei come lotta libera e greca romana, nel Grappling o nel Brazilian Jiu Jiutsu. Quindi sono abituato alla pressione e tutto quello che comporta un incontro.
Per chi vuole iniziare questo sport io consiglierei di combattere il più possibile negli amatoriali, prima di iniziare una carriera da Pro e di creare di imparare in tutte le discipline che fanno parte di questo sport. Gli atleti della Russia o Polonia, per esempio, prima di combattere pro hanno più di 20 incontri amatoriali.
E per questo sono molto avvantaggiati e possono combattere ad un livello internazionale.
Stai tornado in azione dopo 5 mesi dalla tua prima e unica sconfitta da pro nelle MMA (contro Mario Mingaj a Venator FC 12). Partiamo proprio da quel match: cosa è andato storto e cosa hai imparato da questa esperienza?
G.M: Sì finalmente posso combattere di nuovo!
Nell’ultimo incontro a Venator FC ho imparato tantissimo, Mingaj è una persona simpatica e un atleta molto forte, io sono stato troppo aggressivo e nervoso, per un errore mio ho perso. Quelli che hanno visto l’incontro sanno a cosa mi riferisco. Sì sinceramente questa sconfitta fa ancora tanto male e quindi non vedo l’ora di poter fare meglio il 4 marzo a Roma.
Torniamo al presente e all’orizzonte c’è un nuovo match a Venator FC. Albert Serpeti è il tuo prossimo avversario. Hai visto i suoi match? Cosa sai di lui e che match ti aspetti
G.M: Sì ho visto il suo ultimo match ma non lo conosco, so solo che è molto alto e pesante. Comunque sia, sono molto fiducioso che lo posso battere
Sei un fighter giovane e hai iniziato da poco con i professionisti. Come risponderesti alla domanda: dove ti vedi tra 3 anni?
G.M: Tra 3 anni sono ancora giovane e voglio combattere più spesso possibile cercando di migliorare sempre di più e poi per poter dare le mie migliori performance in gabbia. Amo quello che faccio e voglio arrivare più alto possibile.
Ultima domanda: ti alleni stabilmente in Germania e combatti in Italia con tuo fratello sempre pronto al tuo angolo a sostenerti. Hai intenzione di continuare su questa linea oppure in futuro c’è l’opzione trasferimento?
G.M: Per adesso mi trovo molto bene qua in Germania perché ho tutto quello che bisogno, anche perché con la mia attività ho tantissime responsabilità di lavoro qui. Ma uno dei miei obbiettivi e di poter fare alcuni camp all’estero anche con mio fratello Sascha e migliorare sempre di più.
Grazie per il vostro interesse per questa intervista.
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A cura di: Fabrizio Barbera