A Venator FC 14 torna Fabio Morlacchi, atleta della Manchester Top Team. Atleta classe 1996 che combatte nella categoria al limite delle 135 libbre.
Fabio ha disputato due match nelle MMA professionistiche. Il primo è accaduto a Venator FC 9 in cui ha perso ai punti per decisione unanime contro Davide Scarano, mentre il secondo incontro è stato a Venator FC 12 in cui ha vinto contro Hussem Khelify per sottomissione verso la fine della prima ripresa.
Venator FC 14: intervista a Fabio Morlacchi
Venator FC 14 andrà in onda sabato 4 marzo ai Gold TV Studios di Roma.
Fabio ci ritroviamo esattamente dopo 5 mesi dall’ultimo incontro (vittoria contro Hussem Khelify a Venator FC 12) mantenendo la parola che ci avevi dato all’epoca. Pensi di esserti tolto la pressione di dover vincere il primo match da pro? Quanto ti ha sbloccato mentalmente questa vittoria?
F.M: Ciao ragazzi, 5 mesi di già? sembra letteralmente ieri. Mah, diciamo che la pressione è in realtà sempre la stessa. Dipende dalle aspettative che uno ha di sé stesso, io so esattamente cosa posso fare e perciò mi aspetto tanto. Mi piace avere sempre pressione su di me. La differenza sta nel come sei in grado di sfruttarla.
Adesso una piccola curiosità: come mai non hai ancora il nickname? Non sai cosa mettere, non ti piace l’idea o altro? Raccontaci
F.M: Questa cosa del nickname è veramente strano che tu me lo chieda, perché esattamente stamattina me ne hanno dato uno che trovo sia abbastanza azzeccato. Però siccome è davvero una cosa freschissima preferisco aspettare ancora un attimo ad ufficializzarlo, ma ti prometto che sarai il primo a cui lo svelerò.
In passato ci dicesti che il movimento inglese nelle MMA è avanti rispetto a quello italiano, più evoluto, più all’avanguardia. Ma in questi mesi credi che il gap sia ridotto, invariato, o addirittura aumentato? Cosa possiamo imparare dagli inglesi?
F.M: Sinceramente 5 mesi non penso siano abbastanza per colmare un gap del genere, forse 5 anni, non so. Con questo non sto dicendo che non ci siano buoni team o buoni fighter in Italia, sto dicendo che il momento per intero è indietro per numero di fighter, numero di team, numero di eventi, qualità media e via dicendo.
Parliamo del tuo prossimo incontro a Venator FC 14 contro Daniele Caldarera, un fighter che sta per esordire da professionista. Cosa sai su di lui e che sensazioni hai per il tuo match?
F.M: Come al solito ti dirò che sono concentrato più che altro sulla mia crescita e sulla mia persona, so chi sono io e so cosa farò io e mi basta questo. Ovviamente so anche chi avrò davanti ma non mi ci concentro più di tanto.
Hai già piani in mente dopo questo incontro, qual è il prossimo passo che intendi fare?
F.M: Piani in mente ne ho tanti, ma sto cercando di reprimerli un minimo nella mia testa almeno fino a dopo che avrò portato a termine questo lavoro. Ad ogni modo, il piano in linea di massima al momento è continuare a combattere e a crescere come sto facendo dall’inizio.
Ma, soprattutto dall’ultimo anno a questa parte, penso che la traiettoria in cui stia andando è in salita, il resto non può fare a meno che seguirla. Il modo migliore per perdersi nella vita è concentrarsi troppo sugli obbiettivi a breve/medio termine e troppo poco su quelli a lungo termine.
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A cura di: Fabrizio Barbera