Kiru Singh Sahota ha fatto il suo debutto in Venator questo weekend, riuscendo a portare a casa una vittoria su Giacomo Santoro.
Il nostro “Rubber” aveva alle spalle la sconfitta per sottomissione subita lo scorso dicembre per mano di Oleksii Kryvets. A maggio avrebbe dovuto affrontare Aaron Robinson, ma il match è stato cancellato alla vigilia di Venator FC 11.
Il suo primo match nel 2022 lo ha visto contrapposto all’indiano Sahota, anche lui membro del Manchester Top Team come altri partecipanti di Venator FC 12. Giacomo Santoro non è riuscito ad avere la meglio su di lui, e il voto sulla distanza è andato proprio a quest’ultimo.
Successivamente, abbiamo intervistato un Kiru Singh Sahota entusiasta dell’ottava vittoria da professionista.
Kiru Singh Sahota e la crescita da amateur a pro
Ai nostri microfoni dopo il match di Venator FC 12, Kiru Singh Sahota ha parlato delle sue skills nell’ottagono e delle differenze tra la sua carriera attuale da professionista e quella da amateur.
Il fighter ospite ha innanzitutto dichiarato che non si è mai tirato indietro da uno scontro, specie nella sua categoria. A prescindere dai risultati, ha sempre cercato di dare del suo meglio contro avversari che mettono tanta passione in questo sport.
Kiru si è definito un fighter da 5 minuti per via della sua notevole stamina. Questa è stata inoltre la sua seconda vittoria di fila per decisione unanime.
In merito alle differenze tra amateur e pro, l’indiano si sente molto più libero senza le regole che limitano gomitate e ginocchiate alla testa. Da fighter dilettante, egli ha un record di 12-8 messo su in circa 5 anni, e ora da professionista ha un record di 8-1.
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A cura di: Francesco Auletta